Design intelligente

Un architetto e designer di Tokyo si occupa di creare nuovi spazi innovativi
Tomoko Ikegai ha iniziato a occuparsi di design con un'idea ben precisa in mente.
Tomoko Ikegai
Architetto, designer, fondatrice della IKG Inc.

“Ciascun elemento in un'abitazione o in un ambiente di lavoro dovrebbe sortire un effetto sulle persone che popolano quello spazio”, spiega Tomoko Ikegai condividendo la propria filosofia architettonica e di design. “A partire dagli elementi tecnici quali l'aria condizionata, fino ai piccoli oggetti come i poggia forchetta, credo che la chiave sia prestare attenzione a ogni dettaglio affinché si armonizzi con il resto e crei un'atmosfera coerente con se stessa”.

Nata a Tokyo, nella fanciullezza Ikegai ha vissuto a New York quando il lavoro del padre ha condotto l'intera famiglia negli Stati Uniti. “Ci siamo trasferiti altre decine di volte dopo, ma ogni casa in cui abbiamo vissuto mi emozionava per via del nuovo ambiente”. Racconta che tale esperienza l'ha ispirata nel perseguire la sua passione per l'architettura e il design.

Tsutaya Electrics, all'interno del centro commerciale Futako Tamagawa Rise, è uno dei progetti di Ikegai che ha riscosso maggior successo. Foto per gentile concessione di Nacása & Partners Inc.
Creare un legame
Il comfort dei materiali

Uno dei progetti di più alto profilo di Ikegai è il Tsutaya Electrics, un raffinato negozio di elettrodomestici all'interno del centro commerciale Futako Tamagawa Rise.

Qui, afferma, la sfida non risiedeva nel semplice fatto di progettare un negozio, ma nel creare un legame emotivo tra le persone che facevano shopping, acquistando qualsiasi cosa dagli elettrodomestici agli articoli di cancelleria. “Tsutaya Electrics è stato progettato in una maniera a cui nessuno aveva mai pensato prima, ossia commerciare apparecchi elettrici come parte di uno stile di vita. Il design d'interni si sbarazza dell'idea tradizionale di acquisto di mercanzie e la sostituisce con un nuovo concetto, in cui gli articoli diventano partner che realizzano i desideri per il futuro”.

Uno dei progetti residenziali di Tomoko Ikegai, la Poolside House. Foto per gentile concessione di Nacása & Partners Inc.
Partendo dalle fondamenta
Il progetto nel suo insieme

Ikegai preferisce iniziare ciascun progetto dalle fondamenta: dalla scelta del terreno per costruire una casa o un negozio alla progettazione e all'installazione degli interni, e tutto ciò che c'è nel mezzo. Crede che questo sia l'unico modo affinché un progetto raggiunga la completezza.

“Forse assomiglia alla realizzazione di un film. Per comporre ho bisogno di vedere lo spazio nel suo insieme”, afferma. Ricorda un'epoca in cui si credeva che gli interni fossero una cosa completamente separata dall'architettura dell'edificio. “Convenzionalmente, gli architetti costruiscono e gli interior designer si occupano del resto”, spiega.

Il proprietario ha commissionato a Ikegai una dimora che fosse a sua misura e a misura della sua collezione di opere d'arte. Foto per gentile concessione di Nacása & Partners Inc.
Lasciare traccia della propria identità
Vita vissuta in mezzo all'arte

In uno dei suoi progetti preferiti le è stata commissionata la progettazione di una casa per un cliente che desiderava mettere in luce la sua collezione di dipinti e sculture presente nella sua abitazione. Ikegai ha proposto un progetto su tre livelli e a forma di U, in vetro, legno e pietra, così da armonizzarsi con la collezione contemporanea e fungere allo stesso tempo da comoda oasi per il proprietario.

“Quando creo uno spazio privato e residenziale, intendo rappresentare l'identità di chi ci vive dentro. Si veicola così un messaggio a chi interagisce con l'ambiente abitato. Ogni elemento è lì per far felici ed entusiasti gli abitanti”.

Consigliamo

Un tour di Tokyo con Tomoko Ikegai

Vivere all'estero per molti anni ha fatto apprezzare Tokyo a Ikegai sempre di più, ogni volta che tornava, e l'ha aiutata a definire quali lei reputasse essere le qualità più caratteristiche della sua città natale. “Lo stile di Tokyo e del Giappone non è ciò che si vede a occhio nudo, ma il tranquillo senso di bellezza che si respira. Che si tratti della qualità complessiva di un ambiente, o del colore di una stanza, la disposizione dei diversi spazi, qui, viene curata attentamente”.

Dal quartiere con la più alta concentrazione di edifici progettati da architetti vincitori del Premio Pritzker, ai periodi migliori per scoprire i templi e i santuari più splendidi della città, Ikegai mette insieme per noi un tour di Tokyo pensato per il viaggiatore con l'ossessione per il design.

Giro turistico di Tokyo

Storia e bellezza s'incontrano nei templi e santuari della città

Ikegai trova sollievo dal caos della capitale nella bellezza eterna dei templi e santuari di Tokyo. A pochi passi da Aoyama, quartiere preferito di Ikegai, sorge Meiji Jingu (1-1 Yoyogi-Kamizonocho, Shibuya; +(81) 3 3379 5511). Aperta dal 1920, l'oasi relativamente moderna è situata all'interno di una rigogliosa foresta artificiale. L'architetto del paesaggio Seiroku Honda piantò alberi che si sarebbero adattati a un clima e a un terreno in costante evoluzione, e che sarebbero diventati parte di un progetto ecologico d'avanguardia. Circa 170 mila alberi sempreverdi di 245 specie differenti furono donati da ogni regione del Pease per essere piantati nella prima foresta urbana “eterna” della città. All'ingresso, inchinatevi all'immensità del torii (cancello del santuario) di 12 metri, uno dei più grandi del Giappone, ricavato da un albero di cipresso di 1.500 anni. Con la moderna torre Tokyo Skytree sullo sfondo, entrate nello Zojoji Temple (4-7-35 Shibakoen, Minato; +(81) 3 3432 1431) attraverso il cancello principale del Sangedatsumon. Si tratta dell'unica struttura originale del 1622 rimanente presso il tempio, di cui gran parte è stata ricostruita dopo essere stata rasa al suolo dai raid aerei della Seconda Guerra Mondiale. Come narra la leggenda, i visitatori che varcano le tre sezioni del cancello vengono liberati dalle passioni di avarizia, odio e stupidità.

Fukagawa Fudo (1-17-13 Tomioka, Koto; +(81) 3 3641 8288) appare come un interessante mix tra antichità e modernità. Il nuovo salone principale è stato costruito nel 2012, in stile decisamente cubista e in forte contrasto con l'ex sala adiacente, che fu ricostruita dopo la Seconda Guerra Mondiale attenendosi al progetto originale del 1881. All'interno, non perdetevi il Corridoio delle Preghiere, dove 10 mila vasi di cristallo contengono statuine in miniatura del Re Fudo. Partecipate a un goma (rituale del fuoco), che si svolge giornalmente, accompagnato dal suono imponente dei tamburi taiko. Per una prospettiva alternativa, Ikegai suggerisce di visitare templi e santuari dopo il calar del sole. “Magari non vi sarà consentito visitarne gli interni, ma vi gusterete quella serenità che si respira al chiaro di luna, totalmente diversa dalla vivace atmosfera che pervade il tempio durante il giorno”.

Piacere per gli occhi

Meraviglie artificiali e naturali per ogni stagione

A Tokyo, ciascuna delle quattro stagioni ha qualcosa di visivamente spettacolare da offrire. In autunno, Tokyo risplende di colori naturali. Non perdetevi gli alberi di gingko biloba, che diventano di un giallo brillante a fine novembre, al Giardino Koishikawa Korakuen (1-6-6 Koraku, Bunkyo; +(81) 3 3811 3015). “Per questi alberi, il clou della stagione è molto breve, ma sicuramente vale la pena coglierne il momento giusto”, dice Ikegai. A Tokyo, gli show di luci in notturna iniziano a novembre e, in molti casi, continuano ad abbagliare gli spettatori fino alla primavera. Marunouchi Illumination rappresenta una delle installazioni più eleganti, con un milione di lampadine a LED color champagne che decorano gli alberi lungo il viale Naka-dori. Da fine marzo all'inizio di aprile, quando sugli alberi di ciliegio esplodono i colorati boccioli in fiore, tutti accorrono per l'annuale tradizione dell'hanami, ossia osservare i fiori. Il posto preferito di Ikegai è lungo il fiume Meguro, (Meguro Tourism Association, 2-1-3 Kamimeguro; +(81) 3 5772 6850), dove circa 800 alberi di ciliegio costeggiano le banchine del fiume. Di notte, gli alberi del lungofiume sono illuminati da centinaia di lanterne di carta, creando un'atmosfera celestiale. Per uno spettacolo estivo all'insegna del colore, alla fine di luglio Ikegai raccomanda di prenotare presso Yakata Boat Hamadaya (1-14-5 Yanagihara, Adachi; +(81) 3 3881 2314) e assistere al festival pirotecnico sul fiume Sumida a bordo di una crociera sull'acqua, degustando una tradizionale cena giapponese.

Tour architettonico

Design pluripremiato ad Aoyama

L'elegante quartiere di Aoyama si è conquistato la reputazione di capitale mondiale dello stile e, qui, i palazzi sono chic e alla moda. “Il vero fascino di questa zona è che la gente qui non ci viene solo per fare shopping, ma per viverci. Passeggiando da Omotesando ad Aoyama sud ci si imbatte in magnifici palazzi e boutique”, spiega Ikegai, a cui piace sottolineare che ad Aoyama gli edifici progettati da architetti premiati col Pritzker sono più numerosi che in qualsiasi altra parte del mondo. Il centro commerciale Omotesando Hills (4-12-10 Jingumae, Shibuya; +(81) 3 3497 0310) è intrigante per molti motivi, dice, ma soprattutto per il design di Tadao Ando, insignito del premio nel 1995. All'interno, i negozi sul lato di Omotesando Avenue seguono la pendenza della strada, mentre tre dei sei piani dell'Hills sono interrati. Il genio del design è in mostra anche presso lo Spiral Building (5-6-23 Minami-Aoyama, Shibuya; +(81) 3 3498 1171), di proprietà del marchio di lingerie Wacoal, dove i visitatori possono sbizzarrirsi tra gallerie d'arte e negozi, e fare sosta ai diversi ristoranti, bar e case del tè. Ma il pezzo forte dell'edificio progettato da Fumihiko Maki è la rampa a spirale, attraverso cui è possibile spostarsi ininterrottamente all'interno del palazzo. “Aoyama è il quartiere della moda, ma è anche ricco di stupende strutture realizzate da famosissimi architetti”, sottolinea Ikegai.

Sulla scia dei musei

Esplorate alcune delle migliori collezioni d'arte private della città

Custodendo opere e oggetti d'arte che attraversano i secoli, il Nezu Museum (6-5-1 Minami-Aoyama, Minato; +(81) 3 3400 2536), che sorge sulla proprietà dell'uomo d'affari e filantropo Kaichiro's Nezu, è davvero rimarchevole. La collezione comprende oltre 7.400 pezzi, di cui alcuni oggetti d'antiquariato giapponesi e dell'Estremo Oriente, e ambiti servizi da tè di Nezu, taluni risalenti addirittura al VI secolo. Un'altra proprietà del magnate ospita invece le opere più moderne. L'Hara Museum of Contemporary Art (4-7-25, Kita-Shinagawa; +(81) 3 3445 0651), ospitato in una residenza Bauhaus del 1938 ristrutturata e costruita per il magnate degli affari Kunizo Hara, nel 1979 è stata riconvertita in museo dal nipote di Hara, Toshio. L'edificio sviluppato su tre piani, dove sono esibite opere di espressionisti pop art e astratti, tra cui Andy Warhol, Jasper Johns e Jackson Pollack, promuove un'esperienza particolarmente intima. Andate a prendere un tè al luminosissimo bar, dalle cui finestre a tutt'altezza si scorgono le sculture esterne nel giardino della residenza.

Lo studio e dimora del prolifico artista d'avanguardia, Taro Okamoto, “sprigiona la stessa straordinaria energia che si scorge nelle opere di Okamoto”, secondo Ikegai. Okamoto è stato chiamato il Picasso del Giappone in quanto la sua arte è stata fortemente influenzata dal pittore spagnolo. Il Taro Okamoto Memorial Museum (6-1-9 Minami-Aoyama, Minato; +(81) 3 3406 0801) esibisce gli eccentrici pezzi dell'artista, assieme a quelli dei suoi genitori: il fumettista e scrittore Ippei Okamoto, e la poetessa e romanziere Kanoko Okamoto.

I sapori di Tokyo

Dove mangiare e bere

Aperto dal 1880, il venerando Kanda Yabu Soba (2-10 Kanda-Awajicho, Chiyoda; +(81) 3 3251 0287) è, secondo Ikegai, in cima alla lista tra i ristoranti di soba da frequentare a Tokyo. “Da molte generazioni è una tradizione di famiglia mangiare i soba noodle a Capodanno, e questo è il posto giusto”, dice Ikegai. “C'è un'attesa di due ore quella sera”, continua, “ma vale senz'altro la pena aspettare”. Il posto, in realtà, è sempre affollato tutto l'anno per degustare la soba servita su seiro, noodle duri preparati con dieci parti di farina di grano saraceno e una parte di farina di frumento, che vengono poi versati in un gustoso brodo. Imperdibili sono la soba noodle nella zuppa tsuyu con croccanti scampi fritti e i noodle in tempura impanati nel panko e fritti. Per un ristorante dall'atmosfera più tradizionale, non perdetevi il locale da dieci posti a sedere, Kasumicho Suetomi (3F Yahata Building, 4-2-13 Nishi-Azabu, Minato; +(81) 3 5466 1270), dove nuovi clienti siedono accanto a quelli abituali, con vista sulla cucina dello chef Yasuo Suetomi, che crea i suoi classici piatti keiseki in stile kappo.

Per qualcosa di diverso, invece, il Birrificio T.Y. Harbor (2-1-3 Higashi-Shinagawa, Shinagawa; +(81) 3 5479 4555) crea le proprie birre in un ex magazzino sui canali. Alla spina? Sei varietà artigianali (pale ale, ambrata, di frumento, IPA biologica, lager e porter), più un tipo che cambia mensilmente, sono prodotti internamente dai birrai del T.Y. Sedendosi fuori in terrazza si possono ammirare i migliori scorci sui canali attorno al porto di Tennozu Isle. “T.Y. è un simbolo a Tennozu”, sottolinea Ikegai.