Benvenuti nella capitale dei cocktail

Dalla vodka al foie-gras al cognac all'erborinato, un esperto barman di Tokyo sta sconvolgendo la scena locale
Shuzo Nagumo si è affermato come unico “grande mixologo”, esperto barman, di Tokyo.
Shuzo Nagumo
Grande ed esperto barman e proprietario di un laboratorio di mixology

Shuzo Nagumo è allo stesso tempo chef, chimico e barman. Si è affermato come esperto barman estraendo l'essenza dei gusti dal cibo e infondendola nei superalcolici, ottenendo risultati sorprendentemente originali. Tra le sue creazioni, il Martini con vodka al foie-gras, il cognac al gorgonzola e la sua giocosa interpretazione del Tom Collins, il Tom Yum Cooler, che sembra un Mojito ma ha il sapore di un'agrodolce zuppa tailandese.

“L'arte tradizionale del cocktail è l'arte dell'istantaneità, mentre la mixology richiede tempo e sforzi extra per creare e sviluppare sapori inusuali nei drink”, spiega.

Nagumo raggiunge risultati inaspettati sperimentando diverse combinazioni di sapori nei suoi cocktail.
Mix di ingredienti
Un esperimento con i sapori

Paragona i suoi metodi a quelli di uno chef. “Cuocere a fuoco lento, affumicare, stagionare e preparare. Proprio come in cucina, la mixology compie una serie di processi per ottenere dei sapori ben precisi”, dice.

Nella mixology di Nagumo intervengono molti elementi, immaginazione e ispirazione comprese. E una dose di abilità tecnica risiede dietro ciascuna creazione. Utilizza un distillatore sottovuoto, o una centrifuga separatrice, per estrarre l'essenza di ogni ingrediente. “In questo modo si possono apprezzare sapori e profumi, senza farsi distrarre dalla consistenza degli ingredienti”, spiega.

Nagumo reinventa i cocktail estraendo i sapori da diversi cibi e aggiungendoli ai superalcolici, come vodka, gin e cognac.
Punti alcolici
Che abbia inizio la rivoluzione

Nagumo ha iniziato a infondere i superalcolici con essenze differenti utilizzando strumenti hi-tech da cucina e le tecniche apprese lavorando in cucina presso il Ristorante Nobu di Londra. Dopodiché miscelava i sapori distillati nei superalcolici quali vodka, gin e cognac.

“Quando ho cominciato, non credevo che Tokyo fosse pronta per la mixology, ma sapevo che se avessi insistito nel creare ciò che reputavo interessante, alla fine mi avrebbero seguito”.

E infatti lo hanno fatto. Nel suo primo locale Codename Mixology, aperto nel 2009, Nagumo ha praticamente compiuto da solo la rivoluzione dei cocktail della capitale giapponese. Da allora, quattro cocktail bar si sono aggiunti al suo impero, da Roppongi a Ginza e Akasaka.

In uno degli avamposti di Nagumo, The Bar Codename Mixology Akasaka, si propongono agli ospiti cocktail infusi di tè giapponese.
Abbinamenti curiosi
L'essenza del gusto

Nagumo, che di certo non si siede sugli allori, ha già nuove idee che bollono in pentola. Al Codename Mixology Salon presso il centro commerciale Ginza Six, ha cominciato a presentare ai suoi clienti cocktail infusi di tè giapponese, un campo in cui crede ci sia ancora molto da esplorare.

Senza dimenticare l'idea di un “parco tematico dei superalcolici”. In questo parco giochi per adulti, egli si immagina piccole degustazioni da una selezione di centinaia di superalcolici. La curiosità dei clienti sarà risvegliata dalle tecniche di distillazione degli alcolici e dalle molteplici varietà esistenti in commercio. Dopotutto, spiega Nagumo, “la continua ricerca dell'essenza del gusto è parte dello spirito giapponese”.

Consigliamo

Un tour della capitale giapponese per stimolare i sensi

“Tokyo è un luogo speciale, dove cultura, arte e storia prosperano indisturbate. La città ha il potenziale di soddisfare qualunque esigenza di chi viaggia e di farlo ai massimi livelli”. Questo è proprio il vero fascino di Tokyo, secondo Shuzo Nagumo. Il re dei cocktail in città condivide con noi la sua ricetta per un perfetto tour di Tokyo, tutt'altro che scontato.

Sale da tè

Dove sorseggiare infusi locali

Il fascino del tè e le sue infinite varianti ha portato Shuzo Nagumo ad aprire un concept bar dedicato ai drink infusi di cha. Da allora, è sempre alla ricerca di nuove sale da tè e negozietti speciali da esplorare. “Il tè giapponese si suddivide in centinaia di varietà, marche e forme, ed esistono così tanti posti a Tokyo per approfondirne la conoscenza”, dice. “A Ginza ci sono diverse sale da tè affermate che sono aperte da decine di anni”. Sabo Nonohana (3-7-21 Ginza, Chuo; +(81) 3 5250 9025), è un posto eccezionale da cui partire. Originariamente un negozio di fiori, la tranquilla sala da tè sulla via Chuo Dori offre un po' di sollievo dal caotico quartiere dello shopping. Higashiya Ginza (1-7-7 Ginza, Chuo; +(81) 3 3538 3230) al secondo piano del multifunzionale Pola Ginza Building, serve un tè pomeridiano, in stile giapponese, perfettamente in armonia con il meraviglioso ambiente. Il salone contemporaneo propone una selezione di 30 varietà di tè verde e le abbina a wagashi stagionali, tradizionali dolcetti giapponesi. Un'altra sala del tè moderna, Cha Ginza (5-5-6 Ginza, Chuo; +(81) 3 3571 1211), è il posto giusto per provare il matcha personalizzato. Entrate nello spazio raffinato e contemporaneo, dove un maestro del tè miscelerà il tè verde dal colore brillante fino a raggiungere la perfetta consistenza, servendosi di una frusta di bambù, proprio nella tazza da cui gli ospiti potranno poi degustarlo.

All'avanguardia

Gli indispensabili in cucina

Nagumo attribuisce un ruolo fondamentale alla sua esperienza di chef per le tecniche di mixology acquisite, e ha in serbo alcuni interessanti strumenti dietro il bancone per provarlo. Si reca spesso al Kappabashi Dori ad Asakusa (“Noto come Kitchen Town”, specifica), dove decine e decine di negozi vendono qualsiasi cosa, da pentole e padelle ad alcuni dei migliori brand di coltelli giapponesi. Tsubaya (3-7-2 Nishi-Asakusa, Taito; +(81) 3 3845 2005) è un vero e proprio museo della coltelleria con oltre mille coltelli giapponesi, alcuni dei quali in vendita e altri semplicemente in mostra, tra cui quelli con creature marine intagliate nei manici. La loro specialità è anche la personalizzazione. L'attento personale inciderà qualsiasi articolo con caratteri giapponesi a vostra scelta. Presso la rivendita di dolciumi Majimaya Kashidouguten (2-5-4 Nishi-Asakusa, Taito; +(81) 3 3844 3850), si può trovare una selezione di teglie per dolci e lattine con incisioni di motivi tradizionali giapponesi, quali il pesce rosso e i fiori di ciliegio. L'artigiano in loco, Hitoshi Ogawara, crea anche disegni originali intagliandoli a mano nel legno. I visitatori possono ammirarlo al lavoro nello studio all'interno del negozio, per poi acquistare il prodotto finito da portare a casa, o solo per gustarsi l'indimenticabile momento.

I migliori cocktail

Drink speciali, con tutte le carte in regola

Quando non è impegnato in uno dei suoi locali, ci sono buone probabilità di incontrare Nagumo in esplorazione della vita notturna di Ginza. Uno dei suoi posti preferiti? Il Bar Lupin (Tsukamoto Fudosan Building, B1F, 5-5-11 Ginza, Chuo; +(81) 3 3571 0750), un cocktail lounge impregnato di storia e avvolto da un'atmosfera ancora inalterata della vecchia Tokyo. Aperto nel 1928, diventò da subito un luogo di ritrovo per scrittori celebri e, oggigiorno, esprime lo stesso senso di nostalgia attraverso gli opuscoli in lingua inglese e giapponese che narrano le storie delle molte incarnazioni di Lupin. Alle pareti sono allineate foto degli ex avventori e di intellettuali giapponesi.

Per tenersi al passo con i trend in fatto di cocktail, Nagumo fa visita all'amico e collega, Kazuo Uyeda, che si è affermato nel mondo della gastronomia molecolare. Quasi tutte le sere, troverete Uyeda dietro il bancone del Tender (Nogakudo Building, 5th Floor, 6-5-15 Ginza, Chuo; +(81) 3 3571 8343), il posto per eccellenza dove degustare un drink shakerato. Uyeda, padre dell'“hard shake”, ossia la tecnica che consiste nello scuotere vigorosamente il ghiaccio dentro lo shaker, insiste nell'affermare che in questo modo i cocktail assumono un sapore migliore. Anche lo Star Bar (1-5-13 Ginza, Chuo; +(81) 3 3535 8005) prende seriamente la temperatura dei cocktail. Il loro segreto? Ghiaccio perfettamente scolpito a mano e un menu dei drink in continua evoluzione aggiornato stagionalmente.

Foto per gentile concessione di mitzimee.com.

Ristoranti divini

Dove mangiare a Tokyo

I nove isolati di Ginza sono noti in tutto il mondo per ospitare alcuni tra i migliori ristoranti di alto livello e l'Esquisse (5-4-6 Ginza, Chuo; +(81) 3 5537 5580) svetta in cima alla lista. Tradotto letteralmente dal francese come “schizzo”, il nome del ristorante è indice della tecnica artistica dello chef nato in Corsica, Lionel Beccat, che nel redigere un menu artistico e diverso giorno dopo giorno, infonde l'eleganza francese agli ingredienti giapponesi.

Per il sushi, Nagumo suggerisce di avventurarsi verso un minuscolo sushiya in un quartiere residenziale fuori dal centro di Tokyo, dove lo chef di tre generazioni, Koji Kumara, conosciuto con il nome di “padre del sushi marinato”, utilizza un processo chiamato jukusei, per il quale i pezzi di pesce vengono conservati per lunghi periodi di tempo per estrarne i sapori naturali. Al suo Sushi Kimura (3-21-8 Tamagawa, Setagaya; +(81) 3 3707 6355), premiato con due stelle Michelin, ogni fetta di pesce è marinata per un periodo variabile dai due giorni ai due mesi. Provate il makajiki (marlin blu) marinato per due mesi in salsa di soia, che si trasforma in un dolce e saporito pezzo di sushi dalla consistenza che si scioglie in bocca.

Per trovare quello che Nagumo descrive come un “ambiente meravigliosamente sereno”, il nostro esperto barman si rifugia al Yakumo Saryo (3-4-7 Yakumo, Meguro; +(81) 3 5731 1620). Il design di questo ristorante periferico di Shinichiro Ogata è tanto intrigante quanto il cibo che vi viene servito. Precedentemente adibito a dimora privata, lo spazio conserva quell'atmosfera calda e casalinga. Gustatevi una tradizionale prima colazione giapponese nel salone del tè, dove la luce del sole inonda la stanza conferendovi un senso di tranquillità. Prima colazione e pranzo sono aperti al pubblico, ma la cena è solo su invito, perciò fate in modo di organizzarvi per tempo.

Foto per gentile concessione di Esquisse.

Cosa fare a Ginza

Suggerimento: il quartiere è molto più che mero shopping

C'è tanto altro da fare nel quartiere di Ginza che mero shopping di lusso. Nel fine settimana, di pomeriggio, l'elegante strada principale, Chuo-dori, è chiusa al traffico e diventa il paradiso dei pedoni. Animati bar servono cibo e bevande, mentre gli artisti di strada itineranti intrattengono i passanti. Tra i grattacieli di Tokyo si estendono i Giardini Hama-Rikyu (1-1 Hama-rikyu Teien, Chuo; +(81) 3 3541 0200), proprio alla foce del fiume Sumida. Non perdetevi lo stagno di marea nella parte meridionale del giardino, dove lo scenario cambia con il flusso e riflusso della marea offrendo una pausa rilassante dal ritmo caotico della città. Un altro luogo segreto è l'Okuno Building (1-9-8 Ginza, Chuo; nessun numero di telefono), un ex condominio costruito nel 1932 ora riconvertito. Oggi, l'edificio ospita 20 gallerie d'arte e atelier. Secondo palazzo per ordine d'età a Ginza, lo spazio è aperto al pubblico per chi desiderasse osservare gli artisti all'opera e acquistare qualche pezzo originale. Non perdetevi il progetto sperimentale Room 306, uno spazio multifunzionale con una serie di installazioni e incontri con gli artisti.