Il suono di Londra

Una musicista locale suona con il cuore
La pluripremiata trombettista Alison Balsom condivide i suoi luoghi preferiti di Londra.
Alison Balsom, O.B.E.
Trombettista pluripremiata, ambasciatrice dell'arte

Alison Balsom non è una che se la suona e se la canta. Forse la più amata musicista classica britannica contemporanea, sta rapidamente diventando uno dei solisti più ricercati al mondo, portando l'attenzione sulla bellezza di uno strumento che è stato storicamente dominato da artisti maschili.

Ma la tromba non è più appannaggio degli uomini. Balsom ha spazzato via lo stereotipo del jazzista che suona la tromba suonando uno strumento scintillante in una discoteca poco illuminata. La 38enne dell'Hertfordshire è una bellezza acqua e sapone: alta, bionda e con un repertorio classico più adatto alle grandi sale da concerto europee che al palcoscenico di un cabaret after-hour.

Alison Balsom si è innamorata della tromba dopo aver assistito a un concerto di Håkan Hardenberger al Barbican Centre di Londra.
Fiato alle trombe
Passione viscerale

Per Balsom, il mondo è pieno di possibilità e non c'è nulla di strano se una ragazza sogna di diventare trombettista e rompere il “soffitto di cristallo” in un campo dominato dagli uomini. Ed è questo potenziale che la spinge a connettere il mondo con la sua musica.

Lei sa cosa vuol dire avere grandi sogni. Nata per suonare, si innamorò della tromba quando suo padre la portò nella sala concerti per eccellenza, il Barbican Centre, a un'esibizione del virtuoso trombettista svedese Håkan Hardenberger. Quell'esperienza le cambiò la vita, mentre la tecnica di Hardenberger e le sue note alte e cristalline fendevano l'enorme orchestrazione.

Un'altra delle prime influenze di Balsom? Il compianto Dizzy Gillespie.
Spianare la strada
L'influenza dei grandi

Un'altra delle sue ispirazioni artistiche? Il virtuosismo di Dizzy Gillespie, che l'ha disorientata con la sua musica. Lui non suonava la tromba, la faceva cantare. Ora era il suo turno.

Dopo aver studiato in alcuni dei migliori conservatori di musica del Regno Unito, tra cui la prestigiosa Guildhall School of Music & Drama, è andata al Conservatorio di Parigi, dove ha avuto come insegnante nientemeno che la sua fonte di ispirazione iniziale, Hardenberger in persona.

Balsom sul palco della Royal Albert Hall di Londra.
In missione
Lasciare un'eredità musicale

Le Masterclass, tenute da Balsom per i musicisti emergenti di tutto il mondo, esauriscono i posti quasi seduta stante. Selezionata per partecipare alla conferenza TEDMED 2014 “Imagining the Future of Medicine” presso la Royal Albert Hall, Balsom ha affascinato il pubblico con la sua presentazione “Music as a Healer”.

Questi sono solo due esempi della sua missione, quella di dimostrare al mondo che, indipendentemente dallo strumento, dal mezzo di comunicazione o dal genere, la musica e i musicisti hanno il potere di cambiare la vita delle persone.

Consigliamo

Una sinfonia per i sensi

Alison Balsom trova la sua relazione con Londra molto simile a quella che condivide con la sua tromba. Intrigante. La città è rumorosa e sofisticata da un lato, e affascinante e delicata dall'altro.

Dall'architettura di una delle più grandi sale da concerto della città ai suoi ristoranti e bar preferiti, Alison Balsom condivide il clamore di Londra che la influenza e la ispira giorno dopo giorno.

Perle nascoste

Viaggia a ritroso nel tempo alla Wilton's Music Hall

Nascosto in una stradina secondaria a Whitechapel, Wilton's Music Hall (1 Graces Alley, Whitechapel; +(44) 20 7702 2789) è la sala concerti più antica del mondo, con spettacoli che vanno dalla danza all'opera, fino alla musica classica, giochi, teatro delle marionette, spettacoli di magia e cabaret.

La storia della sala concerti risale al 1690, quando nacque come cinque singole case, che furono poi combinate per creare un pub che serviva i capitani navali scandinavi nel XVIII secolo. Nel 1839, dietro al pub, fu costruita una sala concerti che ne aumentò il fascino e ne consolidò lo status di luogo di intrattenimento. Dopo una serie di incarnazioni e una minaccia di demolizione, la sala fu salvata. Anche se diversi tentativi di restauro non andarono in porto, alla fine lo spazio tornò alla sua antica gloria. Nonostante un ammodernamento multimilionario, la maggior parte del carattere originale rimane, compreso l'intonaco fatiscente per preservarne l'autenticità. I tour del lunedì fanno conoscere ai visitatori ogni angolo di questa sala storica.

Acustica perfetta

Il suono è tutto alla Wigmore Hall

La Wigmore Hall (36 Wigmore St., Marylebone; +(44) 20 7935 2141) non è così “imperfetta” come la Wilton. Tutt'altro. Sala rinomata per la musica da camera, è stata progettata con uno speciale tetto a botte che offre la migliore acustica per la musica classica. Creata da Gerald Moira, la splendida cupola “arti e mestieri” sopra il palcoscenico raffigura l'Anima della musica che guarda la palla di fuoco, nota come il Genio dell'armonia, con i suoi raggi che si propagano in tutto il mondo.
Costruita nel 1901, la Wigmore Hall è più attiva che mai con oltre 450 concerti all'anno. Nel 2016, Balsom ha presentato una serie di residency di The Trumpet Shall Sound, alla Wigmore. Controllate il calendario della sala la prossima volta che visitate Londra, perché non è insolito vedere Balsom in cartellone con performance che spaziano dal barocco al jazz.

Teatro a lume di candela

Il mondo è un palcoscenico allo Shakespeare's Globe

Balsom conosce bene il teatro Shakespeare's Globe (21 New Globe Walk, London; +(44) 20 7902 1400). Nel 2013, ha creato un progetto originale intitolato Gabriel, una fusione tra la tromba barocca e il teatro dal vivo, e l'ha portato sul palco del Globe. Non è il teatro originale di Shakespeare, che fu demolito nel 1664, ma una replica costruita a circa 230 metri dall'originale. Balsom è affascinata dall'attrazione all'aria aperta, che è assolutamente da visitare, ma tre anni fa il complesso si è arricchito della Sam Wanamaker Playhouse, ri-creazione di un teatro giacobino del XVII secolo, che usa solo la luce delle candele per illuminare il palcoscenico. Candele in applique circondano il teatro e un candelabro a fiamma proietta un bagliore arancione dal soffitto. Lo spazio con struttura in rovere da 340 posti è così intimo che gli artisti possono quasi toccare il pubblico.

Via con il divertimento

Un locale moderno con un'atmosfera vecchio stile

Balsom non è finita all'Effra Social (89 Effra Road, Brixton; +(44) 20 7737 6800) di proposito la prima volta. Era passata solamente a prendere un amico, che poi la convinse a entrare per bere qualcosa. Fu amore a prima vista. Per 100 anni un Conservative Club riservato ai soci, ora è stato riaperto come Effra Social, un centro di ritrovo moderno con un'atmosfera vecchio stile. Alcune pareti sono ancora rivestite in tessuto, dipinte in blu Tory e decorate con avvisi del Conservative Club. Ma oggi qui si parla di politica solo il lunedì sera durante gli spettacoli di cabaret e il martedì durante la serata quiz. Altrimenti, si balla al ritmo di DJ famosi e di alcuni dei migliori artisti hip hop di Londra. Dietro il palco c'è un accogliente ristorante che serve quello che lo chef promuovere come la cucina britannica moderna durante la settimana. La domenica, naturalmente, si serve il tradizionale arrosto.

Suono delizioso

Avventure gastronomiche

Per incontri d'affari o pranzi di metà settimana con gli amici, Balsom va da Caravan King's Cross nel Granary Building (1 Granary Square, King's Cross; +(44) 20 7101 7661) per piccole e audaci prelibatezze come uova di anatra fritta con babaganoush e scalogni croccanti, o appetitosi grits, cavoli neri e gamberi marroni con burro al bourbon. Se il tempo lo permette, optate per un tavolo in terrazza, con vista sulle fontane di Granary Square. Per un pasto serale, la prima scelta di Balsom è Roast all'interno del Borough Market (The Floral Hall, Stoney Street), il polo gastronomico di Londra. Deliziosamente britannico è il suo motto e il menu è un omaggio ai contadini, pescatori, coltivatori e produttori di vino locali, che ispirano i deliziosi piatti dello chef Stuart Cauldwell.